Discussione:
Accentate e word-wrap
(troppo vecchio per rispondere)
Lurkos
2013-01-18 10:28:21 UTC
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Ricordo di un documento in cui si discuteva un po' più approfonditamente la questione degli accenti in LaTeX, e come sia sostanzialmente senza senso l'utilizzo di scritture quali "\'e" da ormai circa 15 anni.

Non è che qualcuno mi può aiutare a ritrovarlo?
Vorrei farlo leggere a qualcuno.

P.S.
Il compilatore LaTeX accetta linee di testo di non più di un certo numero di caratteri?
La persona di cui sopra si ostina a fare il word-wrap a mano del sorgente, cosa che io ho sempre evitato, andando a capo solo fra una frase e l'altra.
jospic
2013-01-18 11:14:37 UTC
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Post by Lurkos
Ricordo di un documento in cui si discuteva un po' più approfonditamente la questione
degli accenti in LaTeX, e come sia sostanzialmente senza senso l'utilizzo di scritture
quali "\'e" da ormai circa 15 anni.
Non vorrei sbagliarmi ma in alcuni casi è obbligatorio l'uso della
vecchia notazione. Penso ai titoli dei capitoli e sezioni.
-jospic
pot
2013-01-18 12:19:20 UTC
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Post by Lurkos
La persona di cui sopra si ostina a fare il word-wrap a mano del
sorgente, cosa che io ho sempre evitato, andando a capo solo fra una
frase e l'altra.
È questione di gusto, direi. Come andare a capo fra una frase e
l'altra.
Lurkos
2013-01-18 22:39:51 UTC
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Post by pot
È questione di gusto, direi.
No, perché il testo non è selezionabile correttamente (sovrapporre l'accento non è lo stesso che usare il glifo apposito).
--
Lurkos
pot
2013-01-19 01:14:21 UTC
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Post by Lurkos
Post by pot
È questione di gusto, direi.
No, perché il testo non è selezionabile correttamente (sovrapporre
l'accento non è lo stesso che usare il glifo apposito).
Hai tagliato il testo cui rispondevo, che non paralva di glifi...
Lurkos
2013-01-19 12:55:53 UTC
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Post by pot
Post by Lurkos
Post by pot
È questione di gusto, direi.
No, perché il testo non è selezionabile correttamente (sovrapporre
l'accento non è lo stesso che usare il glifo apposito).
Hai tagliato il testo cui rispondevo, che non paralva di glifi...
Ops, scusa... :-)
--
Lurkos
Enrico Gregorio
2013-01-18 14:32:07 UTC
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Post by Lurkos
Ricordo di un documento in cui si discuteva un po' più approfonditamente la
questione degli accenti in LaTeX, e come sia sostanzialmente senza senso
l'utilizzo di scritture quali "\'e" da ormai circa 15 anni.
Il pacchetto inputenc si è dimostrato molto robusto e affidabile
anche con UTF-8.

L'unico problema è che occorre un po' di cautela e assicurarsi
di aprire un file con la codifica di input giusta. I migliori
editor hanno buone tecniche per "indovinarla" (escludo WinEdt
e TeXnicCenter dalla lista di buoni editor, ovviamente).
Post by Lurkos
Non è che qualcuno mi può aiutare a ritrovarlo?
Vorrei farlo leggere a qualcuno.
Sull'Arte di scrivere in LaTeX c'è tutto:

<http://www.lorenzopantieri.net/LaTeX_files/ArteLaTeX.pdf>
Post by Lurkos
P.S.
Il compilatore LaTeX accetta linee di testo di non più di un certo numero di caratteri?
La persona di cui sopra si ostina a fare il word-wrap a mano del sorgente,
cosa che io ho sempre evitato, andando a capo solo fra una frase e l'altra.
Io lo faccio /sempre/; non certamente a mano, ma con una semplice
scorciatoia da tastiera.

Ciao
Enrico
Lurkos
2013-01-18 22:50:14 UTC
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Post by Enrico Gregorio
Post by Lurkos
Ricordo di un documento in cui si discuteva un po' più approfonditamente la
questione degli accenti in LaTeX, e come sia sostanzialmente senza senso
l'utilizzo di scritture quali "\'e" da ormai circa 15 anni.
Il pacchetto inputenc si è dimostrato molto robusto e affidabile
anche con UTF-8.
L'unico problema è che occorre un po' di cautela e assicurarsi
di aprire un file con la codifica di input giusta. I migliori
editor hanno buone tecniche per "indovinarla" (escludo WinEdt
e TeXnicCenter dalla lista di buoni editor, ovviamente).
Inoltre mi sembra che ormai UTF-8 sia lo standard ovunque (almeno su GNU/Linux lo è).
Post by Enrico Gregorio
Post by Lurkos
Non è che qualcuno mi può aiutare a ritrovarlo?
Vorrei farlo leggere a qualcuno.
<http://www.lorenzopantieri.net/LaTeX_files/ArteLaTeX.pdf>
Non vorrei sbagliarmi, ma credo che fosse proprio nella tua galleria degli orrori quello che cercavo.
Ma guardandola non l'ho trovato.

Se non ricordo male il buon Lorenzo scrive solo come fare, mentre non spiega la differenza tecnica fra le due modalità (ossia sovrapposizione fra glifi e glifo dedicato).
Post by Enrico Gregorio
Post by Lurkos
P.S.
Il compilatore LaTeX accetta linee di testo di non più di un certo numero di caratteri?
La persona di cui sopra si ostina a fare il word-wrap a mano del sorgente,
cosa che io ho sempre evitato, andando a capo solo fra una frase e l'altra.
Io lo faccio /sempre/; non certamente a mano, ma con una semplice
scorciatoia da tastiera.
Uhm... per quale motivo?
Non basta la visualizzazione a schermo che manda a capo a seconda della dimensione della finestra (i.e. la larghezza del sorgente si auto-adatta)?
Non vedo alcun vantaggio nell'imporre un word-wrap a mano, a meno che appunto il compilatore abbia limitazioni sul numero massimo di caratteri per riga.
--
Lurkos
Enrico Gregorio
2013-01-19 10:18:30 UTC
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Post by Lurkos
Post by Enrico Gregorio
Post by Lurkos
Ricordo di un documento in cui si discuteva un po' più approfonditamente la
questione degli accenti in LaTeX, e come sia sostanzialmente senza senso
l'utilizzo di scritture quali "\'e" da ormai circa 15 anni.
Il pacchetto inputenc si è dimostrato molto robusto e affidabile
anche con UTF-8.
L'unico problema è che occorre un po' di cautela e assicurarsi
di aprire un file con la codifica di input giusta. I migliori
editor hanno buone tecniche per "indovinarla" (escludo WinEdt
e TeXnicCenter dalla lista di buoni editor, ovviamente).
Inoltre mi sembra che ormai UTF-8 sia lo standard ovunque (almeno su GNU/Linux lo è).
Infatti, ma c'è sempre il problema dei vecchi documenti.
Post by Lurkos
Post by Enrico Gregorio
Post by Lurkos
Non è che qualcuno mi può aiutare a ritrovarlo?
Vorrei farlo leggere a qualcuno.
<http://www.lorenzopantieri.net/LaTeX_files/ArteLaTeX.pdf>
Non vorrei sbagliarmi, ma credo che fosse proprio nella tua galleria
degli orrori quello che cercavo.
Ma guardandola non l'ho trovato.
Se non ricordo male il buon Lorenzo scrive solo come fare, mentre
non spiega la differenza tecnica fra le due modalità (ossia
sovrapposizione fra glifi e glifo dedicato).
Se hai nel tuo documento

\usepackage[T1]{fontenc}

e la giusta impostazione per inputenc, non c'è /nessuna/
differenza fra gli input

é \'e

perché inputenc trasforma "é" proprio in "\'e". :)

Il comando \' ha una definizione opportuna (e complicata)
in modo che le combinazioni "sensate", cioè quelle che
corrispondono a un carattere esistente nella codifica di
output T1, generino un carattere singolo e non un carattere
con l'accento sovrapposto.

Se vuoi fare una prova, compila il seguente documento:

\documentclass{article}
\usepackage[latin1]{inputenc}
\begin{document}
\show^^cb % posizione di Ë in latin1
\show^^e9 % posizione di é in latin1
\end{document}

Il compilatore ti risponderà
->\"E.
->\@tabacckludge 'e.

(al posto dei due punti di domanda potresti avere dell'altro,
dipende dalle impostazioni del tuo terminale rispetto alle
codifiche di input). La macro \@tabacckludge serve per il
solito problema di tabbing che cambia il significato di \'
(e di altri comandi per gli accenti); se non sei in un
ambiente tabbing, la macro esegue proprio \'
Post by Lurkos
Post by Enrico Gregorio
Post by Lurkos
P.S.
[...]
Uhm... per quale motivo?
[...]
Per esempio, non ho problemi quando copio e incollo qui. :)

Ciao
Enrico
Lurkos
2013-01-19 12:55:14 UTC
Permalink
Post by Enrico Gregorio
Post by Lurkos
Se non ricordo male il buon Lorenzo scrive solo come fare, mentre
non spiega la differenza tecnica fra le due modalità (ossia
sovrapposizione fra glifi e glifo dedicato).
Se hai nel tuo documento
\usepackage[T1]{fontenc}
e la giusta impostazione per inputenc, non c'è /nessuna/
differenza fra gli input
é \'e
perché inputenc trasforma "é" proprio in "\'e". :)
Il comando \' ha una definizione opportuna (e complicata)
in modo che le combinazioni "sensate", cioè quelle che
corrispondono a un carattere esistente nella codifica di
output T1, generino un carattere singolo e non un carattere
con l'accento sovrapposto.
\documentclass{article}
\usepackage[latin1]{inputenc}
\begin{document}
\show^^cb % posizione di Ë in latin1
\show^^e9 % posizione di é in latin1
\end{document}
Il compilatore ti risponderà
->\"E.
Veramente molto molto interessante.

Si può fare la stessa prova caricando [utf8]{inputenc}?

Scrivendo semplicemente

\documentclass{article}
\usepackage[utf8]{inputenc}
\begin{document}
\show^^c38b % posizione di Ë in utf8
\show^^c3a9 % posizione di é in utf8
\end{document}

non funziona.

Il punto è che non conosco bene come usare \show, e quindi avrò fatto un
errore stupido.
--
Lurkos
Enrico Gregorio
2013-01-19 14:19:29 UTC
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Post by Lurkos
Post by Enrico Gregorio
Post by Lurkos
Se non ricordo male il buon Lorenzo scrive solo come fare, mentre
non spiega la differenza tecnica fra le due modalità (ossia
sovrapposizione fra glifi e glifo dedicato).
Se hai nel tuo documento
\usepackage[T1]{fontenc}
e la giusta impostazione per inputenc, non c'è /nessuna/
differenza fra gli input
é \'e
perché inputenc trasforma "é" proprio in "\'e". :)
Il comando \' ha una definizione opportuna (e complicata)
in modo che le combinazioni "sensate", cioè quelle che
corrispondono a un carattere esistente nella codifica di
output T1, generino un carattere singolo e non un carattere
con l'accento sovrapposto.
\documentclass{article}
\usepackage[latin1]{inputenc}
\begin{document}
\show^^cb % posizione di Ë in latin1
\show^^e9 % posizione di é in latin1
\end{document}
Il compilatore ti risponderà
->\"E.
Veramente molto molto interessante.
Si può fare la stessa prova caricando [utf8]{inputenc}?
Scrivendo semplicemente
\documentclass{article}
\usepackage[utf8]{inputenc}
\begin{document}
\show^^c38b % posizione di Ë in utf8
\show^^c3a9 % posizione di é in utf8
\end{document}
non funziona.
Il punto è che non conosco bene come usare \show, e quindi avrò fatto un
errore stupido.
No, non può funzionare. La realizzazione di "é" (U+00E9) è
effettivamente "C3 A9", ma LaTeX fa una cosa piuttosto
complicata quando vede questi due byte (e utf8 è abilitato
con inputenc). Il carattere ^^c3 è attivo, quindi funziona
come una macro; infatti

\show^^c3

risponde

\***@two@octets<C3>

dove <C3> rappresenta il byte e che sul tuo sistema sarà
probabilmente un ?. La macro \***@two@octets poi si
occupa di eseguire la traduzione:

\***@two@octets=macro
#1#2->\expandafter \***@defined \csname u8:#1\string #2\endcsname.

Nel caso di "é" viene eseguito

\csname u8:^^c3\string^^a9\endcsname

(con però ^^c3 non attivo) e infatti, se provi

\expandafter\show\csname u8:\string^^c3\string^^a9\endcsname

il compilatore ti risponderà
->\IeC {\@tabacckludge 'e}.

dove \IeC è una macro che serve a fare un po' di cose, ma che
non è rilevante per la discussione. In definitiva, quello che
trovi è di nuovo

\@tabacckludge 'e

esattamente come nel caso di latin1.

Ciao
Enrico

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